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DATI VIS: CONSIGLIO STRAORDINARIO, NEL PROGETTO TRASPORTO PETROLIO LA REGIONE CHIEDE VIA.

Nella seduta straordinaria tenutasi ieri nella sala Inguscio si è discusso sul rapporto di valutazione di impatto sulla salute della popolazione della Val D'Agri in relazione alle attività del Centro olio di Viggiano.Con una delibera che sarà pubblicata sul prossimo numero del Bur, si presenterà al ministero dell’Ambiente la richiesta di Valutazione di impatto ambientale in merito al progetto di trasporto petrolio presentato da Raffineria spa.

Un tavolo allargato anche ai ricercatori che hanno lavorato sulla Vis, per mettere in campo le azioni necessarie.
E' quanto dichiara l'Assessore Pietrantuono in apertura del Consiglio regionale straordinario di ieri a Potenza svolto nella Sala Inguscio della Regione.
La Vis(Valutazione di impatto sulla salute) in relazione alle attività estrattive, nella prima bozza completa inviata al dipartimento lo scorso 22 settembre, ha evidenziato "un'associazione di rischio fra alcuni incrementi di malattie rispetto a delle aree in cui si evidenzia una ricaduta maggiore di inquinanti, mentre nelle acque e nel suolo superficiali non vi sono anomalie di rilievo al contrario delle concentrazioni in atmosfera" dichiara l'Assessore Pietrantuono, le raccomandazioni forniteci dallo studio inoltre "ci indicano un approccio più severo rispetto a quello basato sui limiti imposti dalla legge".

Si è deciso quindi di interessare direttamente i Ministeri per costruire un tavolo nazionale che inserisca al suo interno, oltre agli accordi già presenti, anche i ricercatori che hanno lavorato alla Vis per decidere esattamente le azioni da mettere in campo.

Si attende quindi la convocazione del tavolo tecnico, "perché siamo pronti ad adottare-continua L'Assessore-qualsiasi misura, normare meglio le emissioni in atmosfera, rivedere meglio il modello del sistema di monitoraggio o chiudere il Centro olio di Viggiano"

Intanto con una delibera, il governo regionale conferma la totale contrarietà all’implementazione di un sistema logistico presso il Deposito di Pantano di Grano a Roma, finalizzato alla ricezione, allo stoccaggio e all’esportazione di greggio estratto dal giacimento Tempa Rossa in Basilicata, deliberando, nel contempo, di chiedere al ministero dell’Ambiente di assoggettare l’intervento a specifica procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via).

Lo studio preliminare ambientale del progetto presentato dalla Società Raffineria spa, che ha avviato l’istanza di screening, risulta redatto esclusivamente tenendo conto dell’impatto che le attività da incrementare nell’impianto romano possono provocare sul territorio circostante ma non sul territorio lucano, fortemente interessato per le modalità del trasporto del greggio.

A questo proposito una nota del Dipartimento Ambiente, in considerazione della fase di conclusione della consultazione pubblica, ha evidenziato che il rapporto ambientale preliminare non ha analizzato il contesto ambientale lucano, sottolineando diverse criticità e incoerenze in relazione all’effetto cumulo con altri progetti, al rischio di incidenti e alla sensibilità dell’area lucana interessata.

Il governo regionale ha ritenuto perciò che il progetto della Raffineria spa debba essere supportato da una più approfondita analisi dei possibili effetti ambientali che lo studio redatto, trattandosi di una verifica di assoggettabilità, non ha affrontato con metodo quali-quantitativo.

Secondo il progetto, il trasporto del greggio dovrebbe essere garantito dalle autobotti, per un massimo 170 veicoli al giorno, dal centro trattamento oli di Corleto di Perticara al (PZ) al Deposito di Pantano di Grano, stimando un traffico di automezzi pesanti consistente in 17 transiti all’ora (circa uno ogni 3,5 minuti) dalle ore 7 alle 17 su 7 giorni alla settimana. Relativamente alle tematiche ambientali, lo studio – ha commentato l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono - si è limitato a indicare la viabilità locale senza la previsione di particolari criticità indotte al traffico e senza analizzare l’intero sistema viario interessato, a partire da quello lucano. Non sono stati analizzati, inoltre, gli aspetti legati al sistema viario lucano utilizzato e, di conseguenza, gli impatti determinati consistenti in inquinamento atmosferico per scarichi veicolari, traffico e rischio di incidenti. Lo studio non riporta, infine, un cronoprogramma delle azioni previste e, in particolare, dell’attività di trasporto del greggio; non è, pertanto, indicato se la soluzione prevista sia temporanea (e per quanto tempo) o definitiva. Non c’è, poi, alcun riferimento al procedimento di Via statale avviato dalla società Total Spa presso il ministero dell’Ambiente per la ‘Realizzazione baie di carico auto-cisterne per trasferimento greggio stabilizzato dal Centro Oli Tempa Rossa e posa di due condotte interrate di collegamento’’. I due interventi sono chiaramente interconnessi e, quindi, anche la valutazione degli impatti, soprattutto per quelli cumulativì, avrebbe dovuto necessariamente tenerne conto”.

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