Il governatore lucano e l’assessore all’Ambiente, con i dirigenti Dipartimento e Arpab, hanno illustrato le motivazioni che hanno spinto la giunta regionale ad intervenire per motivi di sicurezza sul pozzo Costa Molina 2 a Montemurro, utilizzato per le attività estrattive del Cova.
“Assumiamo ancora una volta provvedimenti robusti e significativi nei confronti di Eni: alla compagnia petrolifera chiederemo le motivazioni del fenomeno e come vorrà procederà in seguito alla sospensione delle attività di reiezione”. Lo ha detto il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a conclusione dell’incontro con i giornalisti convocato per illustrare le motivazioni tecniche ed i contenuti della delibera con la quale l’esecutivo ha deciso di sospendere “l’attività di reiniezione in unità geologica profonda delle acque di strato mediante il pozzo Costa Molina 2 in agro di Montemurro (Potenza)”, utilizzato per le attività estrattive del Centro Olio di Viggiano (Cova).
La giunta regionale ha deliberato in seguito ad una segnalazione dell’Agenzia regionale per l’Ambiente della Basilicata (Arpab) che aveva rilevato la presenza “di sostanze pericolose (Tec e Medea, appartenenti alla categoria delle ammine) in una delle vasche di stoccaggio e nella testa pozzo”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l'assessore regionale all'Ambiente Francesco Pietrantuono ed i direttori generali del Dipartimento Ambiente, Carmen Santoro e dell'Arpab Edmondo Iannicelli.
“L’Arpab - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuno in apertura dei lavori della conferenza stampa - ha riscontrato la presenza di sostanze legate alla lavorazione dell’olio che non avrebbero dovuto essere presenti nel flusso che va alla reiezione. Questo - ha evidenziato - ci ha portato ad un atto immediato che prevede la sospensione della reiezione sul pozzo Costa Molina 2 e la contestuale diffida e che concede 20 giorni di tempo a Eni per dare la giustificazione di un fenomeno che non ci aspettavamo e che consideriamo grave. Per questo - ha detto ancora l’assessore - abbiamo richiesto con assoluta forza alla compagnia petrolifera di mettere in campo risorse straordinarie e ogni intervento per garantire un funzionamento efficiente di quell’impianto. La Regione sta ancora una volta dicendo ad Eni che le cose devono essere fatte bene”.AGR.
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